Il bias dell’autocommiserazione
Bias dell’autocommiserazione: quando ci sentiamo vittime del sistema
Nel lavoro, affrontare difficoltà è parte integrante del percorso; tuttavia, c’è un meccanismo mentale che può rallentarci più di qualsiasi ostacolo reale: il bias dell’autocommiserazione, ovvero la tendenza a vedere noi stessi come vittime delle circostanze, anziché protagonisti del cambiamento.
Fiducia e rischio calcolato: quando affidarsi diventa strategia
La fiducia e il rischio sembrano due concetti lontani, quasi opposti, perché quando pensiamo al rischio immaginiamo incertezza, esposizione a qualcosa che non possiamo controllare del tutto, mentre la fiducia richiama sicurezza, stabilità, presenza di un terreno solido. In realtà, se osserviamo da vicino il modo in cui costruiamo e nutriamo le relazioni, ci rendiamo conto che fiducia e rischio sono legati a doppio filo, perché ogni atto di fiducia porta sempre con sé una quota di rischio e, allo stesso tempo, ogni rischio calcolato che scegliamo di affrontare si fonda proprio sulla fiducia. Non possiamo separarli, perché la fiducia non nasce in assenza di rischio, ma dalla scelta consapevole di affidarsi nonostante il rischio.
Il bias di esposizione ripetuta
Bias di esposizione ripetuta: quando “ciò che conosciamo” ci sembra anche “ciò che funziona”
Nel mondo del business, prendere decisioni rapide ed efficaci è fondamentale. Tuttavia, il bias di esposizione ripetuta ci porta a preferire soluzioni, persone o idee che ci risultano familiari, semplicemente perché le abbiamo già viste o ascoltate più volte, e non perché siano davvero le migliori.
Il valore della diversità nelle relazioni
La diversità è una parola che spesso viene pronunciata con rispetto, ma anche con una certa cautela, quasi fosse un concetto da maneggiare con delicatezza perché porta con sé complessità, differenze di vedute, prospettive a volte inconciliabili. Eppure, se guardiamo con sincerità al tessuto delle nostre relazioni, ci accorgiamo che è proprio la diversità a renderle vive, stimolanti, capaci di crescita. Una relazione fatta solo di somiglianze rischia di diventare fragile, monotona, incapace di reggere al tempo, mentre una relazione che accoglie e valorizza le differenze diventa più ricca, più solida e soprattutto più autentica, perché si fonda non sull’illusione dell’uguaglianza totale ma sull’incontro reale tra due unicità.
Chi sono
Sono Claudio Messina,
ideatore ed autore dei progetti Referral Tasting
e Nutrire la relazione
da cui ho tratto due libri.
Sono esperto e formatore di Marketing relazionale
e coautore del bestseller
La nuova economia delle relazioni.
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