Cattedrale-di-Brindisi-Claudio Messian

Le origini documentate della città di Brindisi risalgono al XVI secolo a.C. e dimostrano l’importanza della città anche per gli scambi commerciali verso le sponde adriatiche e l’Egeo. Solo tra il IV e il III secolo a.C. divenne parte dell’Impero Romano.

La cucina brindisina fu uniforme al resto della Puglia fino all’intervento di Federico II di Svevia che nel medioevo suddivise la Puglia in tre parti favorendo lo sviluppo di una cucina differenziata per origine della materia prima.

Tra i piatti tipici troviamo: ciciri e tria, tagliatelle a base di semola e farina servite con una combinazione di ceci cotti con qualche foglia di alloro, sedano, cipolla e aglio di cui una parte lessata e una parte fritta, completate con spolverata finale di peperoncino secco prezzemolo tritato; le cozze racanate, cozze cucinate con aglio, prezzemolo, pane grattugiato, olio d’oliva e pepe servite con pepe e aglio e prezzemolo tritati insieme al pane grattugiato; fave e cozze, fave bianche sgusciate, patate, cipolla, cozze, olio d’oliva extravergine, pane raffermo, origano secco, pepe e sale; i pettuli, frittelle di pasta lievitata dolci o salate ripiene di baccalà o acciughe, di cavolfiore o broccoli; tra i dolci troviamo la pasta di mandorla, mandorle sgusciate e macinate insieme allo zucchero, preparazione che dà origine a diversi dolci completati da marmellata, cotognata o mostarda; altra specialità già incontrata sono le cartellate, nastri di sfoglia di pasta sottile e avvolta su se stessa sino a formare una rosa fritta nell’olio e completata con mosto cotto o miele.

I vini di Brindisi

Il comune di Brindisi vanta diverse DOC come Brindisi DOC, Ostuni DOC, Aleatico di Puglia DOC, Negroamaro di Terra d’Otranto DOC, Puglia IGT e Salento IGT.

Per la gente del nord arrivare a Brindisi vuol dire entrare nel Salento, una terra che ci affascina per le mille sfaccettature che può offrire: dalla cucina ai vini, dalle bellezze mozzafiato dei panorami ad un mare stupendo. Se dovessimo immaginare un paradiso potrebbe assomigliare a questa terra. L’appuntamento di quest’oggi e con Andrea Benfenati e Franco Santorio che ci attendono in viale Regina Margherita, uno stupendo e bianco lungomare dove il profumo di salsedine si mescola a quello dei cibi che esce dai locali. Iniziamo una bella passeggiata in un clima veramente invidiabile: caldo giusto, vento giusto, umidità giusta.

La miscela di stili architettonici, dal romanico fino al rinascimentale, passando per il medievale è inebriante. Quasi senza accorgercene arriviamo in una piazza poco distante dalla Cattedrale, dove i nostri amici hanno prenotato in un locale per aperitivo e seguente pranzo. Il proprietario è di una simpatia e di una accoglienza senza pari, ci fa accomodare e senza indugi  partono le domande.

Franco, da 1 a 10 quanto è utile per te incontrarsi a tavola per fare business? e perché?

9
Sono una buona forchetta e si vede. A tavola mi sento a mio agio, meglio che stare seduto ad una scrivania. A tavola mi piace scherzare, parlare di cibo e prendermela comoda. Trovo che parlare di lavoro a tavola sia molto meno pesante che farlo in ufficio.

Andrea, credi/ritieni esistano particolari usi, costumi locali nel relazionarsi a tavola? Idem in momenti più “soft” come le pause caffè, gli aperitivi ecc.

Un’usanza che penso possa essere estesa a tutto il sud d’Italia è che di solito se si invita qualcuno, non lo si fa pagare.

Se dovessi descrivere la tua città dove vivi tramite il piatto tipico, quale indicheresti? Anche più di uno.

Riso, patate e cozze; Purea di fave con la cicoria oppure con pane fritto e peperoni fritti; Frittura di paranza; Spaghetti con le cozze nere; Rape stufate; Polpette e “brasciole” con il sugo. Ne abbiamo di piatti buoni e tipici a Brindisi.

Franco, se dovessi descrivere la città dove vivi tramite la bevanda tipica (alcolica o analcolica), quale indicheresti? Anche più di una.

Vini Rossi, come il fuoco. Mi piacciono molto l’Aleatico di Puglia, il classico Negroamaro e il nostro Brindisi DOC. Mi sembra inutile ricordarvi che siamo in Puglia, la birra qua è di casa. Oltre ai grandi stabilimenti di marche famose, abbiamo tantissimi birrifici artigianali che ne producono di ogni tipo. Non cito il nome, ma conosco e mi servo direttamente da un produttore artigianale che prepara una birra in stile belga veramente ottima.

Puoi descrivere un rito o un’abitudine relativi alla tavola tipici della tua città?

Si va a tavola molto più tardi rispetto al nord Italia. Si resta a tavola il più possibile a fare chiacchiere e discussioni. Con gli amici rimaniamo ore al tavolo a parlare di calcio.

Andrea, hai una ricetta di famiglia, qualcosa che identifica le tue origini e che condivideresti?

Polpette e brasciole con il sugo (involtini di carne fatte con aglio, prezzemolo, formaggio e pepe)

Concludiamo con un tuo aneddoto, ricordi un momento in cui hai fatto delle scelte a tavola che ti hanno permesso di raggiungere gli obiettivi oppure al contrario, che ti hanno precluso questa possibilità? Puoi descriverle?

La tavola è di buon auspicio per i miei affari, ad esempio, durante un pranzo di lavoro, ho concluso un accordo di collaborazione che dura da dieci anni.

Grazie Andrea e grazie Franco per il tempo che ci avete dedicato, speriamo di reincontrarvi presto.

Di seguito alcuni collegamenti utili per approfondire la conoscenza di Brindisi

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