Agrigento Cattedrale di San Gerlando Claudio Messina

Agrigento: la polis di Akragas, fu fondata da geloi di origine rodio-cretese intorno al 581 a.C. Durante le guerre puniche venne conquistata dai Romani, che le cambiarono il nome in Agrigentum. Fu solo l’inizio in quanto gli arabi lo cambiarono in Kerkent, in seguito i Normanni la ribattezzarono Girgenti, infine nel 1927 venne ripristinato l’attuale nome.

La cucina ad Agrigento

La cucina tipica “Giurgintana” (di Agrigento), mostra tracce e contributi di tutte le culture che si sono alternate nei millenni. Alcuni esempi sono i Cavateddri all’agrigentina, pasta fresca condita con pomodoro fresco, aglio e cipolla, melenzane fritte, basilico e una spolverata di ricotta salata grattugiata; la Minestra di “Sicci” (seppie), con aggiunta di piselli teneri e dolci, patata e cipolla; la Sogliola alla saccense, cotta in forno con letto di finocchi e irrorata di succo d’arancia; Polpette di sarde; Pasta con i carciofi, tipica di Menfi; Spaghetti all’isolotto; dentice al forno con brodo di carne; Pasta di San Giuseppe, a base di maccheroni, cavolfiore, carciofi, cime di rapa, patate, fagioli, uovo, aglio e mollica di pane tostata; a ‘mpignulata, sfoglia ripiena di tritato, olive nere e cipolla; Pasta con fave e ricotta; a Stigghiola; U pitaggiu, stufato di fave, piselli e carciofi; poi u Maccu di favi, crema di fave con bietole condita con olio extravergine di oliva; u Taganu” di Aragona, pasticcio preparato al forno a base di uova, formaggio e carne.

I prodotti a denominazione sono condivisi con le altre province e includono: l’Arancia di Ribera DOP, il Pecorino Siciliano DOP, la Pescabivona IGP, l’olio Sicilia IGP e Val di Mazara DOP, l’Uva da tavola di Canicattì IGP, infine il formaggio Vastedda della valle del Belice DOP.

I vini ad Agrigento

Zona ricca di vigneti offre un’ampia scelta di vini a denominazione come: Contea di Sclafani (declinato come Ansonica o Insolia, bianco, Cabernet Sauvignon, Catarratti, Chardonnay, Grecanico, Grillo, Merlot, Nerello Mascalese…), Menfi (declinato come Bonera, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Feudo dei Fiori, Grecanico Insolia o Ansonica…), Sambuca di Sicilia (declinato come Ansonica, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Grecanico, Merlot, Nero d’Avola…), Sambuca di Sicilia (declinato come passito, rosato, rosso. Sangiovese, Syrah), Santa Margherita di Belice (declinato come Ansonica, Catarratto, Grecanico, Nero d’Avola, Sangiovese), Sciacca (declinato come Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Grecanico, Inzolia, Merlot…).

E finalmente ritorniamo nella bella Sicilia. Oggi, in compagnia di Enea Iacono, visitiamo Agrigento. L’escursione parte alla mattina presto in quanto, da bravi turisti, vogliamo vedere la Valle dei Templi. Abbiamo la fortuna di essere accompagnati da una persona che conosce l’arte e l’archeologia agrigentina a menadito, ecco perché non solo rimaniamo incantati dalla bellezza di questi monumenti e di questi luoghi, ma ne comprendiamo anche la grandezza e l’importanza che hanno avuto nello sviluppo sociale di questa terra.

La volontà di capire le cose e la possibilità di avere una persona che te lo spiega e te lo dimostra ci fa trascorrere l’intera mattinata in questo enorme patrimonio culturale. Alla fine della visita Enea, anche dietro nostra richiesta, opta per aperitivo al mare e pranzo a base di pesce. Ci dirigiamo quindi verso la località di San Leone, stupenda, dove in un bel locale ci accomodiamo in una fresca veranda, e mentre aspettiamo gli aperitivi partono le domande.

Enea, da 1 a 10 quanto è utile per te incontrarsi a tavola per fare business? e perché?

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Ma se non ci fosse la tavola io come farei a fare business? Io vivo a tavola, non ho solo il mio ufficio canonico, ne ho tanti, uno per ogni locale che frequento con assiduità. Alla fine diventi amico con i gestori, ti fanno un trattamento di favore, quando porti qualche cliente fai sempre un’ottima figura.

Credi/ritieni esistano particolari usi, costumi locali nel relazionarsi a tavola? Idem in momenti più “soft” come le pause caffè, gli aperitivi ecc.

Anche se a tavola ci si sente più liberi, si parla di tante cose oltre al business vero e proprio, una cosa che da noi in Sicilia non manca mai è il rispetto per la persona che hai davanti, soprattutto a tavola. Una cosa che succede sempre durante i pranzi in casa, dai parenti o dagli amici, è il numero infinito delle portate.

Se dovessi descrivere la tua città dove vivi tramite il piatto tipico, quale indicheresti? Anche più di uno.

Agrigento ha una cultura gastronomica che parte dal mare e arriva fino alla montagna. Io, anche se non disdegno il pesce, sono più per i menù di terra. Ecco perché dico che per me un piatto che rappresenta Agrigento è la pasta con le fave e il formaggio. Piatto semplice, ma se fatto bene, alla maniera antica, è degno di un ristorante stellato.

Se dovessi descrivere la città dove vivi tramite la bevanda tipica (alcolica o analcolica), quale indicheresti? Anche più di una.

Una bevanda che non è tipica della città, dell’entroterra, bensì delle zone costiere è il seltz, limone e sale. Preparato all’istante con limoni spremuti sul momento è la cosa più dissetante che conosca.

Puoi descrivere un rito o un’abitudine relativi alla tavola tipici della tua città?

Parlare, parlare e ancora parlare. La tavola è fatta per lo scambio di idee, non solo per nutrirsi. Come dicevi tu prima, non bisogna nutrire solo il corpo ma anche la mente e l’anima. Parlare a tavola, alle volte anche animatamente, è una cosa che ci contraddistingue da sempre. Ecco perché a tavola nascono sempre grandi idee, si appianano contrasti, si pongono le basi per grandi progetti.

Hai una ricetta di famiglia, qualcosa che identifica le tue origini e che condivideresti?

Pasta con le fave. Occorre: pasta corta, fave, pancetta, cipolla, pomodoro, formaggio, olio, sale e pepe. Soffriggere pancetta a pezzi, cipolla affettata sottilmente e mezzo bicchiere di pomodoro. Poi aggiungere le fave sbucciate. Coprire con acqua e cuocere a fuoco lento. Quando le fave saranno cotte inserire altra acqua nel caso in cui il liquido si fosse ristretto troppo. Versare la pasta e lasciate cuocere. Servire con abbondante pepe e formaggio.

Concludiamo con un tuo aneddoto, ricordi un momento in cui hai fatto delle scelte a tavola che ti hanno permesso di raggiungere gli obiettivi oppure al contrario, che ti hanno precluso questa possibilità? Puoi descriverle?

Ne dico uno per tutti, per capire quanto la tavola serva per trovare idee. Una cosa che facciamo tutti gli anni in inverno è trovarci con gli amici per una cena, nella quale concordare dove andare in ferie d’estate tutti insieme.

Grazie Enea per il tempo che ci hai dedicato, speriamo di reincontrarti presto.

Di seguito alcuni collegamenti utili per approfondire la conoscenza di Agrigento

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