La gestione delle critiche

La gestione delle critiche

Nelle dinamiche relazionali, tanto in quelle che interessano il business quanto in quelle più personali o sentimentali, la gestione delle critiche ha un ruolo centrale nel nutrimento e nello sviluppo della relazione stessa.

Comprendere la distinzione tra critiche costruttive e distruttive è fondamentale per poter costruire un rapporto solido, duraturo e di mutuo supporto. Le critiche costruttive sono ovviamente quelle che vengono formulate con l’intento di migliorare la situazione, il clima della relazione o il comportamento, senza alcuna volontà di ferire, sovrastare o abbattere l’altro; al contrario le critiche distruttive sono spesso prive di una base concreta e vengono espresse in modo da danneggiare l’interlocutore, minandone l’autostima o mettendo in dubbio in maniera troppo spesso ingiustificata le capacità o le intenzioni.

Un esempio di critica costruttiva in un ambiente lavorativo potrebbe essere un team leader che dice ad un collaboratore: “Credo che presentare i dati in modo più visuale potrebbe aumentare la chiarezza delle tue presentazioni e migliorare la nostra comunicazione con i clienti.” Questo tipo di feedback non solo fornisce una direzione chiara su come migliorare la comunicazione aziendale, ma incoraggia anche il collaboratore a sviluppare nuove competenze o a migliorarle.

La gestione delle critiche

Di contro, con lo stesso contesto, un esempio di critica distruttiva potrebbe essere un capo che commenta: “Le tue presentazioni sono sempre così confuse e poco chiare, non vedo come tu possa essere efficace in questo ruolo.”; un commento così, non solo è privo di suggerimenti costruttivi, ma colpisce direttamente l’autostima del dipendente e la sua percezione della propria efficacia professionale.

Correggere il cattivo uso della critica è essenziale per mantenere un ambiente lavorativo e personale sano, e una delle prime buone pratiche che suggerisco consiste nell’imparare a formulare la critica in termini specifici e focalizzati su comportamenti modificabili, piuttosto che su aspetti personali immutabili. È anche importante offrire un feedback equilibrato che includa sia i punti di forza esistenti sia le aree di miglioramento implementabili, per evitare che la critica venga percepita come un attacco personale o al proprio talento.

Un’altra pratica che raccomando sempre ai miei corsisti è quella di esprimere le critiche in un contesto di rispetto e supporto reciproco: questo livello di riguardo può essere ottenuto attraverso l’uso di tecniche comunicative efficaci come il “sandwich feedback”, o “feedback a panino, dove si inizia e si conclude con un paio di commenti positivi, inserendo la critica costruttiva (mai distruttiva o svilente) nel mezzo. Questo approccio non solo aiuta a ridurre l’impatto negativo del feedback, ma coadiuva anche il rafforzamento del rapporto tra le parti coinvolte.

La gestione delle critiche

È importantissimo sviluppare una cultura del feedback continuo e bilaterale, soprattutto nei contesti professionali, dove il contatto non è così ravvicinato alle volte come in un contesto sentimentale o di amicizia. Praticare il feedback continuo significa incoraggiare tutti, indipendentemente dal loro ruolo o dal livello gerarchico, ad esprimere opinioni e critiche in modo aperto, senza timori, sempre con l’obiettivo di migliorare collettivamente e individualmente. Un ambiente di questo tipo promuove non solo l’accrescimento personale, ma anche il successo organizzativo.

Anche la tempistica ed il luogo in cui le critiche vengono espresse sono altrettanto fondamentali. Feedback dati in momenti inopportuni o in contesti pubblici, dove terze persone possono ascoltare e immancabilmente fraintendere, sono percepiti come umilianti o indubbiamente inappropriati: pertanto, scegliere il momento giusto e un ambiente confidenziale può fare sicuramente la differenza tanto nella ricezione quanto nell’efficacia della critica.

Nell’ambito delle relazioni personali l’approccio alle critiche non deve differire molto da quello professionale in termini di rispetto e costruttività. Risulta essere basilare il fatto che tutte le parti in causa in una relazione si sentano valorizzate e supportate, non minacciate o sminuite. Avere dialoghi aperti, incentrati su come le azioni o le parole utilizzati durante le critiche influenzino la relazione può contribuire notevolmente a rafforzare il legame e promuovere un’intimità più profonda.

La gestione delle critiche

Infine, è essenziale che ogni individuo sviluppi una certa resilienza  alle critiche, distinguendo quelle che hanno un fondamento reale e utilizzabile da quelle che sono meramente distruttive. Imparare a non prendere personalmente ogni critica, allenarsi nel farsi scivolare addosso le invidie e a vedere ogni feedback come un’opportunità per crescere, può trasformare in maniera potenziante le relazioni e migliorare significativamente il benessere individuale e collettivo.

La gestione delle critiche è senza dubbio una sfida, ed è anche una straordinaria leva per il miglioramento e il rafforzamento delle relazioni. Sia che si tratti di un ambito lavorativo o di uno più personale, la capacità di esprimere e ricevere critiche in modo costruttivo è una delle competenze più preziose per chiunque sia interessato a nutrire relazioni durature e significative.

E tu? In quale maniera offri critiche costruttive? Con quale spirito affronti le critiche più pesanti che ti vengono rivolte? Se per caso hai delle storie ho degli aneddoti da raccontare sia di successo che di insuccesso, sono sempre pronto ad uno scambio verbale o epistolare che sia.

Da anni intervisto persone di ogni genere, età ed estrazione sociale, per comprendere sempre meglio come individuare e correggere tutti i piccoli e grandi errori che influenzano il corretto sviluppo e la prosperità delle nostre relazioni. Se anche tu sei interessato a questo argomento contattami, sono sempre pronto a condividere esperienze e idee con gli altri.

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