Vibo Valentia

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La storia di Vibo Valentia passa attraverso tre millenni e altrettante conquiste. Fu fondata dai greci con il nome di Hipponion per poi diventare municipio romano, prendendo l’attuale nome. Passò di mano ai bizantini per essere distrutta e conquistata dai Saraceni che le cambiarono ancora il nome in Monteleone; infine, nel 1928 riprese il nome datole dai romani e ancora oggi porta.

La cucina a Vibo Valentia

Anche la sua cucina è variegata ed offre piatti di terra e di mare. Qualche assaggio: Carciofi farciti fritti, con prosciutto cotto, grana, prezzemolo e ricotta grattugiata; Chinulille alla calabrese, un impasto leggero e aromatizzato con vermut bianco con ripieno di ricotta, zucchero e cannella; Durmituri al sugo piccante di lumache, preparato con sugo di pomodoro molto piccante e lumache brasate; Olive farcite; Pasta con ricci di mare; Peperoni ripieni, con riso e pomodori; Spaghetti con olio e aglio e naturalmente peperoncino; Zuppa di cipolle rosse alla Capo Vaticano; Turdiddri, gnocchi dolci fritti con un impasto di vino rosso bollito, olio, acqua, zucchero e sale, farina e cannella, uovo… e completati con il miele.

Vibo Valentia insieme a Catanzaro e altre provincie condividono prodotti a denominazione caratteristici della Calabria come: Capocollo di Calabria DOP, Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP, Liquirizia di Calabria DOP, Olio di Calabria IGP, Pancetta di Calabria DOP, Salsiccia di Calabria DOP e Soppressata di Calabria DOP.

Il vino a Vibo Valentia

Il vino a denominazione è il Calabria IGT che copre tutta la regione e consente l’utilizzo di molti vitigni quali Aglianico, Ansonica, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Calabrese…

La visita a Vibo Valentia si svolge in due tappe. Arriviamo al Castello Normanno per la visita al Museo archeologico. Alessia Grillo, neolaureata in archeologia, ci guida alla scoperta sia del monumento sia di ciò che contiene e ci rendiamo conto che è uno scrigno di storia e bellezza unico e impareggiabile. Tutte le influenze culturali racchiuse e ben conservate in un monumento favoloso. All’uscita ci soffermiamo a contemplare il paesaggio (peccato per la selva di antenne appena di fianco) e vediamo in lontananza il luogo dell’aperitivo: Vibo Marina.

Prendiamo l’auto e ci dirigiamo nei pressi del porto, dove Alessia, che sa quanto lo amiamo, ha prenotato in un bellissimo locale con vista sul mare, la sabbia e le onde calme. Arrivano freschissimi aperitivi con tantissime piccole cosa da mangiare a corredo, in stile tapas spagnole. Tra un’oliva e un crostino con la ‘nduja partono le domande.

Alessia, da 1 a 10 quanto è utile per te incontrarsi a tavola per fare business? e perché?

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Penso che sia una cosa tra le più utili durante una trattativa business. Potersi fermare un attimo e parlare in maniera più tranquilla davanti a qualcosa da mangiare o da bere è una pausa che però non spezza i discorsi.

Credi/ritieni esistano particolari usi, costumi locali nel relazionarsi a tavola? Idem in momenti più “soft” come le pause caffè, gli aperitivi ecc.

Una cosa che faccio abbastanza spesso con i miei amici è ritrovarmi per un aperitivo o per una pizza. Quando siamo insieme parliamo delle nostre cose e ci confrontiamo sullo studio e sul lavoro.

Se dovessi descrivere la tua città dove vivi tramite il piatto tipico, quale indicheresti? Anche più di uno.

Al posto di un piatto tipico metto un ingrediente: il peperoncino. Qua dalle nostre parti, soprattutto gli uomini, lo metterebbero anche nel caffè. Anche a me piace molto, soprattutto sulla pasta. molte volte quando ci ritroviamo per l’aperitivo l’accompagnamento è la ‘nduja sul pane. Del resto, la produzione tipica è proprio della nostra provincia.

Se dovessi descrivere la città dove vivi tramite la bevanda tipica (alcolica o analcolica), quale indicheresti? Anche più di una.

Ti dico quelle che sono le cose che vedo bere di più ai miei amici quando ci troviamo. Prima di tutto c’è la birra e poi le bevande gassate. Alla sera o durante gli aperitivi vanno molto bene dei cocktail leggeri o un bianco frizzante, magari in accompagnamento a qualcosa di piccante. Ma questo penso che sia solo al bar e tra ragazzi giovani. A tavola non c’è da dire altro che non il nostro vino tipico locale.

Puoi descrivere un rito o un’abitudine relativi alla tavola tipici della tua città?

In casa mia c’è ancora il rito di trovarsi alla domenica per il pranzo tutti insieme. Oltre la nostra famiglia anche i fratelli di mio padre con i loro figli. Si inizia arrivando presto e si finisce andando via tardi perché si chiacchiera molto di tutte le cose. Quasi tutto il tempo si sta seduti a tavola o vicino alla tavola. In aggiunta al rito del trovarsi insieme a pranzo, c’è anche quello che tutti portano qualche cosa, anche se mia mamma e mia nonna preparano da mangiare per il doppio delle persone.

Hai una ricetta di famiglia, qualcosa che identifica le tue origini e che condivideresti?

Se devo dire una ricetta penso a mia nonna e quando fa la pasta fresca fatta in casa. A me piace molto la fileja che è una cosa tipica di qua. Mi piacciono i sapori forti quindi la preferisco condita col sugo di ‘nduia e il pecorino.

Concludiamo con un tuo aneddoto, ricordi un momento in cui hai fatto delle scelte a tavola che ti hanno permesso di raggiungere gli obiettivi oppure al contrario, che ti hanno precluso questa possibilità? Puoi descriverle?

Mi sono laureata di recente e quello che ricordo meglio degli ultimi mesi è che, durante un pranzo con altri ragazzi dell’ultimo anno e alcuni professori, siamo stati seduti fino a quando non abbiamo deciso, di comune accordo con i relatori, gli argomenti delle tesi. Ricordo anche che, vista la buona riuscita del pranzo che ha portato idee e soluzioni, insieme ai relatori abbiamo approfittato di tante pause caffè e di tante pause panino per parlare liberamente dello svolgimento del lavoro e della raccolta delle informazioni. Inutile dire che quando abbiamo fatto stampare le nostre tesi ci siamo ritrovati insieme per brindare, e tutte le altre piccole e grandi tappe sono state sempre accompagnate da brindisi o aperitivi insieme.

Grazie Alessia per il tempo che ci hai dedicato, speriamo di reincontrarti presto.

Di seguito alcuni collegamenti utili per approfondire la conoscenza di Sud Vibo Valentia

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